Balilla

domenica 4 settembre 2011

Una gita a Firenze

Ho deciso di portare la mia famiglia a Firenze dove per tanti anni ho studiato e poi lavorato.
Imboccata l'autostrada flotte di cavallette impazzite, mi sorpassano da tutte le parti, con il doppio o il triplo della velocità consentita.
I camionisti fanno tutto meno che guidare, il più diligente fra un’occhiata alla strada e ai sorpassi legge un libro, poi si trova quello che guida con i gomiti e messaggia sul telefonino, chi si fa la barba con il rasoio portatile, chi telefona, chi aggeggia con il pc ,ecc. Per carità! Lungi da infamare la categoria che è rispettabilissima e, una delle più stressanti, ma quando seguivo mio zio che faceva quel mestiere, mi diceva di non lasciare neppure un attimo il bisonte, altrimenti ti tradiva..
Poi vengono le auto , cariche a dismisura di ogni oggetto , il cagnolino davanti sul cruscotto che guarda divertito la strada, i bambini che si azzuffano di dietro, chiaramente il guidatore al telefonino senza auricolare.
Il tutto a oltre 140 150 orari, con svolte di carreggiata improvvise senza segnalazione alcuna , rallentamenti senza motivo , e tante altre cose.
Penso fra me e mi sto diventando vecchio , questo è essere moderni, invincibili, saper fare due tre cose nello stesso tempo, ma il pensiero dura poco, perché il primo tamponamento che trovo ti fa capire che di moderno c'sono solo l'incoscienza e la non educazione della gente.
Esco dall’autostrada ed entro in città, finalmente salvo penso..
Col cazzo, rotonde autovelox ai semafori, gente che parcheggia in doppia tripla fila, tutti matti nel caldo della Firenze estiva, addirittura nella corsia di marcia dei viali , mi si blocca davanti un tipo scende di corsa entra in un tabacchino compra un pacchetto di sigarette rientra im macchina e riparte, tutti fermi ad aspettarlo, uno prova a dirgli due parole e lui...I che tu voi, i che tu guardi ...bischero..se scendo ti rinsombolo..
Ma dico io, sarà il caldo.. troviamo un parcheggio e si va a vedere la bella Firenze vecchia..
Parcheggi tutti pieni, conosco un amico e la parcheggio da lui in un garage nei pressi della stazione.Caro he , ma almeno parcheggio e mi incammino verso la meravigliosa cupola del Brunelleschi.
Alla famiglia scappa dopo il viaggio e il primo pensiero è di trovare un bagno, bene si va in un bar si prende qualcosa..no?
Due caffe un succo , il bagno? si si a destra in fondo, ha no oggi e rotto mi dispiace..
bevi e riparti , secondo tentativo avete il bagno" si " bene tre succhi, possiamo usarlo , si le do la chiave..mia moglie prova non si apre chiede al proprietario che candidamente gli dice... ho un problema nella serratura mi dispiace.. oggi vengono a ripararla.. non voglio litigare esco .. ho vissuto e conoscendo persone e posti mi rifugio in una bottega di un amico e finalmente posso fare usare il bagno alla famiglia. Ora finalmente si guarda tutto.
Nell’ammirare lo storico paesaggio ti devi confrontare ad ogni attimo con turisti che ti vengono addosso, zingari che chiedono l’elemosina, persone che chiedono se gentilmente ti possono fare una domanda, ragazzi che ti mettono in mano volantini pubblicitari di ogni genere, borseggiatori, cretini con la bicicletta che vanno per le strade storiche e i marciapiedi… altri mi sfuggono ,ma questi sono già un bello slalon, c’è più da star attenti che vedere il monumento.
Che amarezza.. trenta anni fa.. io con il blocco da disegno in mano che potevo fermarmi a disegnare , e il bottegaio che ti riconosceva e ti chiamava per nome, la sera con gli studenti del ’accademia si frequentava piazza della Repubblica il caffe’ Le Giubbe Rosse, e fino a tardi si parlava del futuro, della nostra vita di cosa avremmo fatto..di come avremmo cambiato questa città..
Non mi vergogno a dirlo ma gli occhi mi si sono appannati e sono rimasto un po’ in disparte, non perché allora ero giovane, e i ricordi mi avevano assalito, ma perché noi non siamo riusciti…nel nostro intento di creare una città migliore, ma soprattutto una società migliore.

sabato 26 febbraio 2011

La carità

Mio zio persona molto religiosa, che fino a trenta anni era un normale contadino con poco studio e molto lavoro da fare, un giorno decise di lasciare tutto e di ritirarsi in convento per vivere da laico la sua vocazione.

Nel frattempo si recò come salesiano a Caracas dove intraprese studi infermieristici, di seguito partì per i villaggi e le missioni del grande Orinoco Amazzonico ad aiutare chi realmente aveva bisogno di tutto.

Studiò arte proprio come me insegnava nelle scuole cattoliche delle missioni disegno, si laureo in antropologia, insegnando poi anche alla università cattolica a Bogotá.

Ma non era questo che aveva in mente e a 50 anni coronava quella che è stata sino dal principio la sua vocazione, il Sacerdozio. Non volle posti di prestigio che vescovi e superiori gli avrebbero volentieri assegnato, e di sua volontà si fece mandare come parroco in alcune missioni nel pieno della foresta, dove ha raggiunto la casa del padre cinque anni fa.

Fra tutti i nipoti io ero quello cui teneva un po’ di più e con cui quando tornava poteva parlare di cose che con gli altri non era possibile discutere.

Era molto affezionato, lui a me ed io a lui, chiedevo sempre le sue preghiere ritenendomi da sempre un buon peccatore, essendo lui oltre che un buon cristiano anche esorcista in forza al Vicariato Apostolico de Puerto Ayachuco.

Quando tornava ogni due anni, lo portavo sempre in giro, a trovare i parenti e a vedere cose nuove.

Non era una persona che lasciava correre, e quando mi vedeva fare una cosa sbagliata mi correggeva in maniera ferma e amorevole.

Un giorno lo avevo portato ad Assisi e fermati alla basilica di S. Maria degli Angeli trovammo una zingara che chiedeva l’elemosina.

Io sapendo che non chiedono perché anno bisogno, ma per abitudine la apostrofai in malo modo e mi allontanai.

Mio zio si ferma preleva dei soldi dalla tasca e glie lì da.

Mi ci “arrabbio” un po’ dicendogli che gli zingari lo fanno per mestiere non per bisogno….,

Nel ritorno entrammo nell’argomento e come sapeva fare lui mi disse: io sono un cristiano e se uno mi chiede aiuto sono come recita la il vangelo in dovere di darlo, chi chiede se non ha bisogno e inganna la mia buona fede ne renderà conto a Dio.

Non ci possiamo arrogare il giudizio di sapere se uno a bisogno o no, Dio ha detto chiedi e ti sarà dato, se vogliamo seguire il suo esempio e se un tuo simile chiede tu non puoi esimerti di non dare, è questo essere cristiani, essere fratelli, seguire l’insegnamento del Vangelo , la carità è uno degli atti più veri per noi cristiani.

Non ci crederete ma anche oggi a distanza di molti anni quando vedo qualcuno chiedere la carità ripenso a quella volta, e oltre a pensare a mio zio che non c’è più, a differenza di prima faccio sempre la mia parte, reputandola una azione che sta alla base del vivere da cristiani, perché il mondo di oggi oltre che da giudici e tribuni è sempre più popolato da gente che fa finta di non vedere.

venerdì 25 febbraio 2011

Un giorno credi...

Un giorno credi di essere un grande uomo,invece devi ricominciare da zero.
Senbra una frase banale tratta da una mitica canzone di Edoardo Bennato,ma è la pura verità.
Qoante volte ci siamo dati nella vita degli obbiettivi, studiare ed essere dottore, avere un bel lavoro ,arrivare a guadagnare molti soldi, arrivare a formare una famiglia,riuscire a battere un tuo obbiettivo...
Tu sputi sangue e fiele per raggiungere la meta e poi...ti accorgi che non hai fatto niente devi ricominciare da capo..
Almeno per me è stato sempre così, non sempre ciò che viene da noi immaginato corrisponde realmente alle nostre esigenze, e quindi quando finalmente sei al neritato traguardo la cosa raggiunta non è quella che avevi tanto sognato ed immaginato,anzi capisci che non corrisponde alle tue esigenze.
Io credo che tanta gente che ha venduto l'anima per essere qualcuno,una volta arrivata si rende conto che non ha fatto nulla,non era quello che loro volevano, non è raggiungendo una posizione o un traguardo che l'essere umano si realizza, per fare ciò ci vuole ben altro,una cosa molto importante conoscere noi stessi e vivere in pace con gli altri.
Solo così la meta che si sceglie rimane cultura marginale al'obbiettivo, che non è essere un gran dottore o un grande personaggio, ma essere un vero uomo.

mercoledì 23 febbraio 2011

Cazzo...

Un giorno ti svegli e non sei più lo stesso, il gasolio è aumentato , il lavoro non c'è più , devi mantenere la tua famiglia e non sai come fare.
Tutto costa troppo per la tua portata, persino i generi alimentari vanno scelti con oculatezza,cercando i centesimini di risparmio.
Il bel Eldorado Italiano bum degli anni 60 70 è solo nei libri di storia,una storia vicina, ma ormai troppo lontana da associare al fantastico secolo delle meraviglie il 2000.
Eppure si spendono ancora cinquemila euro per un vestito si comprano automobili che costano come un appartamento, si fanno vacanze in posti esotici,spendendo quanto un operaio guadagna in un anno solare, si usano creme che costano una sola scatoletta quanto la spesa di una famiglia al supermercato...allora..
Allora Cazzo..io non ho capito una sega... Mi verrebbe da dire.
No il mondo non è cambiato , c'è sempre chi può e chi non ci arriva, l'essere umano non ha smesso di essere egoista, conservatore, despota, continua ad accumulare togliendo il necessario al'altro, che gli frega se lui sguazza nel benessere e l'altro muore di fame...
La voglia di prevaricare per togliere al proprio simile è una cosa che in alcuni DNA è insita, per fortuna non in tutto il mondo e non in tutti gli esseri umani...
Chi sa quando ci uniformeremo , quando capiremo che troveremo la pace solo quando il tuo vicino di casa smettera di patire la fame , di essere triste, di soffrire per la tua ingordigia...
Forse solo allora troverai quella felicità che non ti ha dato l'accumulare le tante ricchezze , le macchine e le mille cose che non ti servono ad un.... cazzo.

domenica 23 gennaio 2011

Maurizio ..Perche scrivere sul blog...

Scrivere in un blog per manifestare le proprie idee, per pubblicare i pensieri che non si può in altro modo esternare poiché la vita pubblica impone censure etiche a cui ognuno di noi deve in un modo o in un altro soggiacere.
Quindi liberi (senza offendere nessuno)di esternare il bruto pensiero che c'è in noi, senza la paura di essere etichettati politicamente o moralmente-
Peccato che sono ormai "datato" ma il mio pensiero è rimasto alle origini della mia vita,con molta esperienza al'attivo e altrettanti sbagli hanno forgiato il Maurizio di oggi,una persona che ha combattuto anche dove le altre persone si rilassavano beate in vacanza.
Si perché la mia vita è nata in salita,ripida,dura,senza appello, la ragione e la volontà di voler capire mi hanno dato il modo di proseguire anche con piccole rivalse e successi sul borghese e bigotto mondo circostante.
Ma chiaramente ognuno ha la sua storia,e ho capito che anche nelle mie disgrazie e vicessitudini io sono stato e sono una persona fortunata, aiutata dalla provvidenza ,quella che ti da una mano quando sei alla stazione e avendo perduto l'ultimo treno sei rimasto a piedi.. Spero di rendere l'idea ..
Una cosa che mi accompagna nella mia vita è la fede.
Essere credenti è un convincimento che non fa parte ne della tradizione, ne dei tuoi insegnamenti cattolici,ne tanto meno di un modus operandi che nel corso della vita si percorre.
Credere è una cosa che non si può spiegare a nessuno nasce dentro di noi e si consolida con il percorso della vita.
Con più cose conosco e più la mia convinzione è determinata e sicura, sono convinto che chi non ha questo tipo di "dono" vive in uno stato di disagio interiore molto grande, cercando fino al'ultimo giorno della propria esistenza il perché della propria vita.
Se uno si fermasse un poco a pensare,in maniera obbiettiva senza correre, riuscirebbe a evitare di accumulare tutto quel denaro,distruggere i propri simili per il proprio profitto, pensare che tocca a gli altri e mai a te,fare finta di non vedere ciò' che accade ad altri o che non ti piace.
Sono cose che ci possono sembrare banali, ma sono alla base .. di cosa? di tutto.
Ma non per questo sono uno che da a tutti l'altra guancia se mi accorgo che uno mi ha già menato io mi difendo...Quindi non abbiate giudizi affrettati nei miei confronti aspettate i prossimi post..